di Campsirago Residenza
performance itinerante di teatro immersivo
Venerdì 21 giugno ore 17.00, versione urbana, da Villa Sirtori a Consonno, Olginate
Sabato 22 giugno ore 18.00, versione per gli spazi naturali, prima nazionale, da Villa Bertarelli a San Michele, Galbiate
Venerdì 28 giugno ore 17.00, versione urbana, Olgiate Molgora. Partenza da Piazza della Stazione
Sabato 29 giugno ore 17.00, versione per gli spazi naturali; arrivo e partenza Campsirago Residenza
Durata 90 min. circa
In caso di lieve pioggia lo spettacolo si svolge ugualmente e e si chiede al pubblico di portare abbigliamento adatto (K-Way). In caso di grave maltempo lo spettacolo verrà annullato e il pubblico sarà avvisato tempestivamente.

Da dove si comincia? I muscoli si tendono. Una gamba è il pilastro che sostiene il corpo eretto. Tra il cielo e la terra. L’altra è un pendolo che oscilla da dietro. Il tallone tocca la terra. Tutto il peso del corpo rolla in avanti sull’avampiede. L’alluce prende il largo, ed ecco, il peso del corpo in delicato equilibrio, si sposta di nuovo. Le gambe si danno il cambio. Si parte con un passo, poi un altro, e un altro ancora, sommandosi come lievi colpi sul tamburo, formano un ritmo: il ritmo del camminare.

Il tema della nuova performance è il cammino: il cammino nell’evoluzione della storia dell’umanità e il cammino in relazione al tempo presente e alla società contemporanea. Lo studio è partito da una pratica ventennale e da un testo fondamentale: La storia del camminare di Rebecca Solnit, il principale tentativo di ricostruire in modo sistematico il ruolo del cammino nella civiltà e nella cultura occidentali.

Il grande antropologo Andrè Leroi-Gourhan sosteneva che l’uomo divenne uomo quando liberò mani e bocca dai vincoli dei quattro appoggi. Divenne in sostanza uomo da quando imparò a camminare, rendendo sostanziale la posizione eretta. Per Leroi-Gourhan più che animale razionale, più che bipede implume, l’uomo è l’essere camminante per eccellenza. “La storia dell’umanità inizia allora con i piedi […]. L’umanità è in cammino, da sei milioni di anni. Per molti aspetti siamo sapiens grazie alla capacità di spostamento sulle lunghe distanze che ci ha portato lontano, a esplorare di volta in volta i nostri limiti, ad attraversare e incorporare paesaggi per poi trasformarli, a ponderare le nostre capacità adattive in ambienti sempre nuovi, a plasmare un cervello che deve alla plasticità e alla flessibilità la sua unicità.”

Già Aristotele aveva definito il camminare ciò che definisce e contraddistingue l’umanità. L’essere bipedi non è una caratteristica accidentale, ma un elemento essenziale dell’uomo.

Il camminare somiglia ad una lettura/scrittura. Il camminare è anche usato come linguaggio performativo finalizzato a trasmettere messaggi espliciti in una dialettica collettiva di tipo politico/democratico. Le avanguardie artistiche del Novecento portarono alle estreme conseguenze il significato di critica sociale attribuito all’attività del camminare. Per i Dada il percorrere a piedi gli spazi banali e marginali della città equivaleva a contrapporre all’estetica dominante un’estetica ludica e performativa.

Nel corso dell’esperienza in cammino tratteremo il tema del vagabondare poetico, della strada come luogo della percezione del pericolo, la pratica dei pellegrinaggi, delle marce, delle manifestazioni, dei pride, per arrivare infine a un incontro con il mondo del meditativo e del riallineamento, nella riconnessione con il proprio IO corporeo e spirituale.

Essendo il camminare individuale e collettivo uno dei modi di occupare lo spazio pubblico, la storia del camminare è anche inevitabilmente una storia del rapporto tra spazio e società, e quindi della relazione tra democrazia e spazio pubblico. Infatti la ‘camminabilita’ di uno spazio coincide in larga misura con la sua democraticità. Ciò ovviamente a condizione che il concetto di walkability, sia inteso in senso ampio e includa la possibilità dei diversi soggetti e gruppi sociali di manifestare sé stessi e la propria identità politica e culturale, sessuale e religiosa. C’è quindi un tema politico molto forte dietro il cammino. Camminare è democrazia in relazione agli spazi pubblici. I più grandi cambiamenti di rotta politica e culturale, così come le grandi rivoluzioni della storia, sono quasi sempre avvenuti tramite l’appropriazione di piazze, strade, spazi pubblici grazie a marce, manifestazioni, grandi camminate comunitarie.

Non manca un omaggio alle madri di Plaza de Mayo che, dal 30 aprile 1977 ogni settimana, continuano a camminare in senso antiorario intorno all’obelisco dell’omonima piazza indossando fazzoletti e cartelli con i nomi dei figli scomparsi e la data della scomparsa, in un rituale in cui non è concesso dimenticare e in cui la memoria recupera il proprio significato più profondo. Camminando.

La performance ha due versioni: una per gli spazi urbani e una per gli spazi naturali.

una performance di Michele Losi | con Michele Losi, Stefano Pirovano, Marialice Tagliavini, Giulietta De Bernardi| elementi di scena e costumi Stefania Coretti | musiche originali Luca Maria Baldini e Nori Tanaka | coaching attorale Sebastiano Sicurezza | movimento Filippo Porro_Azioni Fuori Posto | testi di Michele Losi con la collaborazione di Sofia Bolognini | una produzione di Campsirago Residenza | con Omnicent Ukiha / D:DNA | fotografie Alvise Crovato

Dove
Ore 17.00 JUST WALKING Urban spaces Da Villa Sirtori a Consonno, Olginate: la performance percorre il versante est del Monte di Brianza attraversando anche luoghi abbandonati di grande interesse storico e sociale.
Partenza da Villa Sirtori, Piazza Marchesi d’Adda, Olginate.
Rientro a piedi in autonomia da Consonno a Olginate.
Rientro in autonomia a Olginate
Ore 18:00 JUST WALKING  Get forested Il percorso attraversa il Monte di Brianza per arrivare al Parco del Monte Barro e all’eremo e chiesa di San Michele. In questo caso Just walking è occasione per un percorso, in natura, legato ai luoghi di culto connettendo due monti. 
Partenza dai Giardini storici di Villa Bertarelli (sede del Parco Monte Barro) Via Bertarelli 11, Galbiate
Parcheggi per VILLA BERTARELLI: 
A due passi: Piazzale Europa – Galbiate (auto e moto); Via Carlo Porta – Galbiate 
Totale 80 posti auto 
A 5 minuti a piedi: Parcheggio Scuole Medie Galbiate – via Canevate e via Unità d’Italia – Galbiate 
A 10 minuti a piedi: Piazza San Cesare Golfari – Galbiate 
Rientro in autonomia
Ore 17.00 JUST WALKING Urban spaces La performance attraversa Olgiate Molgora, il Sentierone, l’antica ferrovia e le zone legate all’archeologia industriale abitativa.
Partenza e arrivo Piazza della Stazione a Olgiate Molgora
Ore 17.00 JUST WALKING Get forested, Campsirago
Partenza e arrivo a Campsirago Residenza, via S. Bernardo 5, Colle Brianza, Fraz. Campsirago