teatro per la primissima infanzia
0-5 anni
spettacolo multisensoriale
/senza parole
Domenica 4 luglio 2021
Un viaggio per mare, attraverso i suoi suoni e le sue incantate melodie. Nina, come il leggendario Sindbād, salpa con la sua zattera di legno e una montagna di catene e catenine di metallo luccicanti. Una fiaba senza parole delicata fatta di suoni, immaginazione, stupore e scoperta.
Nina solleva le ancore, issa vele trasparenti sull’albero e naviga un’intera giornata per mare: scruta l’orizzonte, avvista navi lontane, pesca grossi pesci sonanti, affronta un fragoroso temporale, ascolta le fiabesche melodie marine, immerge i piedi in mare e ascolta il suono dell’acqua.
Si odono uccelli che volano sopra la zattera, si sentono le onde infrangersi sulle rocce e sulle chiglie, il vento che fa vibrare ormeggi metallici e campanellini. E ancora, si ascoltano il tintinnio della piccola barca sul mare dorato, il rumore dei flutti, il cigolio dell’amantiglio, il suono delle ancore sollevate, l’ondeggiare dolce sospinto da una brezza leggera; il gorgogliare delle onde che passano fra i sassi, il suono ovattato del boccheggiare dei pesci. Il ronzio di una mosca dispettosa. Lo scroscio dell’acqua marina.
Come in un sogno Nina nuota nel mare, naviga e scopre un mondo di suoni.
I rumori del mare sono resi da catene, bacinelle e semplici strumenti – un flauto, uno xilofono, una fisarmonica, un salterio, un bastone della pioggia, maracas, conchiglie – che accompagno i bambini alla meraviglia e all’ascolto di suoni affascinanti. In un’atmosfera magica i bambini piccolissimi vengono rapiti dall’ascolto e dal mistero degli oggetti, i bimbi più grandi immaginano il mare veleggiando insieme a Nina.
Nina e il mare nasce da una ricerca fisica e sonora con le catene come compagne. Catene di metallo, di dimensioni e fattezze diverse, da sonorità speciali. Nello spettacolo, che vede in scena due attrici, ci sono pochissime parole, gesti danzati e una musica che nasce dal vivo. Per ricordarci che si può viaggiare anche solo facendosi scivolare una catenina tra le dita.
Uno spettacolo poetico, che attraverso i suoni di molteplici e diverse catene, secchi e bacinelle, coinvolge i bambini in un viaggio alla scoperta dei suoni. Uno spettacolo pensato e realizzato con l’attenzione rivolta a una relazione profonda con ogni bambino, coinvolto piano piano in un dialogo continuo.
Un’atmosfera sospesa che cattura il piccolissimo spettatore in crescendo, rendendolo poco per volta partecipe dello spazio scenico. Alla fine i bambini sperimentano toccando e giocando con gli oggetti che hanno visto e sentito risuonare.
La scelta delle le catene si inspira al lavoro della psicopedagogista britannica Elinor Goldschmied che nel suo Cesto dei tesori inserisce come oggetto di metallo le catene. Le catene stimolano i cinque sensi dei bambini alimentandone l’immaginario. Nina e il mare non è uno spettacolo narrativo nel senso classico, ma sviluppa una drammaturgia attraverso l’uso fantastico dell’oggetto e la suggestione dei suoni.