Dove
Convento di Santa Maria la vite, Olginate
Quando
ore 15.00, 16.00, 17.00, 18.00, 19.00
performance per un solo spettatore alla volta
Hamlet private – Campsirago Residenza
Le domande di Amleto sono anche le nostre domande. Il suo esitare è il nostro esitare. Da qui, dalla sua incapacità di agire, nasce Hamlet private. Una performance unica nel suo genere. Offre a un solo spettatore per volta un’esperienza privata ed esclusiva che parla all’Amleto che risiede in ognuno di noi. Hamlet private è una rilettura della storia di Amleto attraverso il sistema di ventidue carte originali e il coinvolgimento diretto dello spettatore, che diventa così artefice della riscrittura del dramma shakespeariano e, nello stesso tempo, ha la possibilità di esplorare e indagare la propria vita e i propri dubbi.
performance urbana di teatro immersivo
Dove
Arrivo e partenza Villa Sirtori a Olginate
Quando
ore 17.00
Just walking Urban spaces Campsirago Residenza
Performance itinerante dedicata al tema del cammino; il cammino nell’evoluzione della storia, in relazione al tempo presente e alle esperienze pubbliche del camminare come pratica comunitaria: uno dei più potenti atti politici, oggi come ieri. Una biografia in cammino, attraverso testi originali e l’ispirazione di grandi scrittori che hanno tracciato vie filosofiche, poetiche e letterarie del camminare. Un percorso sull’ala est del Monte di Brianza attraversando anche luoghi abbandonati di grande interesse storico e sociale, per giungere infine al paese fantasma di Consonno.
prosa
Dove
Convento di Santa Maria la vite di Olginate
Quando
ore 21.15
Famiglia Puddu – Cada Die Teatro
Nel 1943 Cagliari visse alcune delle giornate più tristi della sua storia: le “fortezze volanti” la bombardarono distruggendo interi quartieri. La guerra vista attraverso gli occhi di un bambino down che ha la sfortuna di avere un padre estremamente ignorante. Giovanni Battista Puddu trascorre il suo tempo imparando a memoria le frasi del duce. La sua felicità però si trasforma in disperazione quando il medico gli dice che il tanto atteso figlio ha una grave malattia che gli impedirà di sfilare con la divisa da Balilla. Giovanni Battista decide così di tenere il piccolo nascosto a casa, come se fosse una vergogna. Paradossalmente, sarà grazie agli allarmi del 1943, che il bambino potrà uscire dalla sua casa-prigione, correre per le strade e conoscere un mondo che sino ad allora gli era stato tenuto nascosto.